Finalmente su il sipario. Domenica sera le "note da cineteca" della Michael Nyman Band hanno aperto il 35° Festival Settembre al Borgo davanti ad una platea assolutamente incantata dalle magistrali musiche dell’ensemble del maestro londinese.
Un debutto internazionale, iniziato con il personale omaggio di Michael Nyman alla kermesse e ai suoi trentacinque "spettacolari" anni: un soffio d’autore sulle candeline di una torta posta al centro del palco ed un indimenticabile "Happy Birthday" in note (anche queste assolutamente d’autore) a cui si è unito tutto il pubblico del Teatro della Torre. Poi spazio alla musica e all’ideale viaggio tra suoni e visioni sull’onda delle musiche che hanno consacrato Michael Nyman come un degli indiscussi maestri delle musiche da film. "A neverending affair" ha fatto tornare alla mente le creazioni di Intramontabili firme del cinema mondiale da James Cox a Peter Greenaway, passando per Michael Winterbottom e le "Lezioni di piano" di Jane Campion che sono valse al Maestro Nyman il Premio Oscar e il cui soave tema ha fatto da sottofondo musicale, nei giorni scorsi ai navigatori del sito internet del Festival (www.settembrealborgo.it).
E sempre nella notte di domenica si sono accese le luci della Chiesa dell’Annunziata, inaugurando le "notti d’essai" che Settembre al Borgo ha voluto regalare agli appassionati delle location insolite. Il compito di inaugurare questa inedita ambientazione è spettato a Luca Nesti, un cantautore abituato ad esibirsi nelle situazioni più "estreme". La scena rock underground italiana lo ricorda infatti per il suo "Tir Tour", durante il quale girò le piazze d’Italia a bordo di un tir che, all’occorrenza, si trasformava in palco. Fedele alla sua fama di artista "on the road", Nesti ha come al solito dato il meglio di sé sul palco a due pedane allestito nella chiesetta del borgo, trasformando il suo repertorio in un’intima "conversazione" col pubblico, che non ha potuto non sentirsi coinvolto dalla verve di questo "artigiano" della musica.
Ad aprire le porte della Chiesa dell’Annunziata, il padrone di casa, Don Pietro De Felice, parroco della cittadella medievale: "E’ desiderio di tutti che il 35° Settembre al Borgo sia una svolta per il Festival e per la comunità di Casertavecchia. Trentacinque anni sono un’età importante e la maturità culturale che la Rassegna ha raggiunto quest’anno deve coinvolgere tutta la gente del borgo e deve essere occasione di crescita, unità e collaborazione. Proprio per questo ho accettato con entusiasmo e disponibilità la proposta di allestire nella chiesetta del borgo lo spettacolo di seconda serata". E un regalo di compleanno a Casertavecchia è arrivato anche dall’amministratore dell’EPT Ettore Cucari che ha voluto sottolineare ulteriormente la stretta connessione tra la Rassegna e il borgo aprendo –anche lui- le porte del concerto di Luca Nesti che è diventato eccezionalmente ad ingresso gratuito. "L’iniziativa di rendere free-opening il concerto di Nesti –ha detto Cucari- è nata dall’idea di dedicare al borgo e alle sue contrade l’inaugurazione di una location così speciale e consolidare il legame, già forte, tra la gente della cittadella e il Festival. Non è detto che l’iniziativa, sollecitata da più parti,non possa ripetersi da qui alla fine della Rassegna per altri spettacoli".
Tornando allo spettacolo, questa sera sul palco del Teatro della Torre "potere alla parola", con le acrobazie verbali di Alessandro Bergonzoni. Il rifiuto del reale come riferimento artistico, "l’esplorazione" linguistica e l’assurdo come mondo comico da scrutare a tutto campo sono i temi fondamentali di "Predisporsi al Micidiale". Lo show che Alessandro Bergonzoni porta a Settembre al Borgo rappresenta una sorta di scommessa: costruire uno spettacolo continuamente mutante, non rispetto al rapporto palcoscenico–platea ma rispetto invece al legame chimico artistico cervello-elaborazione–accadimento drammaturgico. "Dal pubblico di Settembre al Borgo (o al "Bergo"?) –ha detto Bergonzoni- "mi aspetto che quando introdurrò temi come la reazione dei chiodi claustrofobici, i rapporti tra agonia e agonismo, compasso e compassione, la rapidità delle colle, esploda in loro l’idea dell’altro e dell’oltre". A questo punto, le uniche certezze assolute dello spettacolo restano la scena di Mauro Bellei e l’orario di inizio della performance dell’istrione bolognese, che, senza indulgere a improvvisazioni, a tutte le repliche vuole essere diversa. Insomma un "work-in-progress show" tutto da scoprire.
E una differenza sostanziale rispetto alle precedenti rappresentazioni di "Predisporsi al micidiale" sarà data da una inedita conversazione tra parole e note. "Acrobatica" quanto i monologhi di Bergonzoni, la musica di Antonello Salis farà lo slalom tra i toboga verbali dell’artista bolognese, facendo conoscere al pubblico la sua fisarmonica insolitamente jazz. Abbracciando letteralmente lo strumento, soffiando, sudando, percuotendo e accarezzando i tasti, Salis darà un intenso saggio della comunicativa carica musicale che gli è propria, valorizzando uno strumento, la fisarmonica, che nell’immaginario musicale collettivo ha in genere tutt’altra collocazione che non i sofisticati palcoscenici jazz. Al pubblico di Settembre al Borgo non resta che accomodarsi sulle poltrone del Teatro della Torre e scoprire a quali "conversazioni" darà vita l’inedito binomio musical-verbale Bergonzoni-Salis.
Parole e note anche nella notte di oggi (LUNEDI’ 29). Alle 22 nella Chiesa dell’Annunziata va in scena "L’uomo flessibile in concerto", un progetto di teatro musicale fondato sull’alternanza di monologhi e canzoni. Protagonista Carlo Fava, allievo di Richard Gordon (pupillo del regista di "Fronte del porto", Elia Kazan), cantautore e poeta "noir" (ingiustamente) poco conosciuto dal grande pubblico, ma letteralmente acclamato dalla critica che lo definisce l’erede della gloriosa tradizione del teatro-canzone di Giorgio Gaber. Il pubblico di Casertavecchia, che tre anni fa incontrava un ancora quasi sconosciuto Sergio Cammariere (che ritornerà il prossimo 6 settembre) apprezzerà sicuramente le raffinate atmosfere che Carlo Fava saprà regalare alla notte del Festival, con la speranza che Settembre al Borgo serva anche a lui come al jazzista crotonese da trampolino di lancio verso la definitiva, giusta, consacrazione.
"Predisporsi al micidiale" e "L’uomo flessibile in concerto" precedono un’altra notte d’autore. Domani, (MARTEDI’ 30 agosto) arriverà al borgo la signora della canzone italiana, Fiorella Mannoia, in compagnia del Maestro da Premio Oscar Nicola Piovani. "Canzoni per parlare" sarà l’occasione per ripercorrere i più grandi successi del repertorio della cantante romana insieme ad alcune perle del compositore. Un omaggio alla Rassegna ed al suo pubblico nascerà poi dalle conversazioni che i due "mostri sacri" regaleranno alla serata. La notte della Chiesa dell’Annunziata vedrà invece protagonista un indiscusso maestro del teatro di ricerca italiano: Eugenio Allegri. Il suo "Viaggio sentimentale" è un dialogo tra le parole d’autore dei più grandi scrittori sudamericani (Neruda, Amado e Garcia Marquez solo per citarne alcuni) e le note del bandoneon di Daniele Di Bonaventura, raffinato musicista molto apprezzato negli ambienti jazz europei.
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